Le origini della festa
Il 30 settembre si celebra la festa di San Girolamo (o Gerolamo), santo protettore dei traduttori. San Girolamo, morto il 30 settembre 420, fu infatti un ottimo traduttore. A lui si deve la Vulgata, la prima traduzione completa in latino della Bibbia a partire dal testo in greco ed ebraico.
Rifacendosi agli insegnamenti di Cicerone e Orazio, San Girolamo adottò un approccio decisamente moderno nei confronti della traduzione:
Non rendo la parola con la parola, ma il senso con il senso.
Questo è l’approccio che denota la professionalità del traduttore. La traduzione non è la semplice sostituzione di parole, ma consiste nel trasferire il significato, le sfumature linguistiche e culturali del messaggio originale. La traduzione è l’esatto trasferimento del testo da una lingua all’altra, che richiede una sensibilità del tutto umana.
La traduzione e la vita
Come Cartesio e il suo “Cogito, ergo sum” (Penso, dunque sono) e la rielaborazione filosofica di Camus con la massima “Je me révolte, donc nous sommes” (Mi rivolto, dunque siamo), propongo questo motto:
Traduco, ergo sumus.
Traduco, dunque siamo.
Senza il traduttore professionista, il mondo della comunicazione non esisterebbe. E il motivo è molto semplice.
Il lavoro del traduttore contribuisce all’esistenza di ognuno di noi. È un’impresa che, anche se svolta in relativa solitudine, influisce sul mondo intero.
Senza il traduttore professionista non conosceresti il cinema internazionale, non vedresti film, serie televisive, documentari provenienti da tutto il mondo; non leggeresti il 90% di libri, articoli, giornali, riviste; non compreresti prodotti provenienti da aziende estere; non avresti accesso a innumerevoli servizi; non potresti internazionalizzare la tua azienda; non saresti in grado di far funzionare un dispositivo o un macchinario senza le istruzioni d’uso.
La traduzione è implicata in ogni momento della nostra quotidianità. Possiamo accedere con facilità a notizie, interviste, dibattiti culturali, programmi, letture, pubblicità, acquisti, che sarebbero invece inaccessibili senza la mediazione linguistica e culturale.
Quindi esistiamo anche grazie ai traduttori, figure professionali che spesso rimangono dietro le quinte, ma che di fatto rendono possibile la vita di tutti.
Senza un traduttore non avresti mai letto il tuo libro preferito, né visto il tuo film irrinunciabile né potresti utilizzare il prodotto di cui non puoi fare a meno.
Perché celebrare la Giornata Mondiale della Traduzione?
Perché è giusto, almeno un giorno all’anno, ricordare l’importanza della traduzione nella nostra vita, esserne consapevoli e ringraziare quei professionisti che rendono tale la nostra esistenza con il loro lavoro.
Traduco, ergo sumus.