In questi giorni non si fa che parlare de I Dieci Comandamenti grazie alle due serate con Benigni trasmesse in tv. E a proposito di Decalogo: quali sono i Dieci Comandamenti del traduttore?
L’appuntamento televisivo con Roberto Benigni è uno dei rari piaceri della tv italiana. Così ho guardato volentieri le due serate dedicate al Decalogo e il commento di Benigni, come sempre, è un’ispirazione.
Allora ho cercato di trovare una corrispondenza con la mia professione e mi sono chiesta:
Quali sono i Dieci Comandamenti del traduttore?
Ho elaborato questo Decalogo che spero farà sorridere i colleghi e i non addetti ai lavori. Se non si fosse capito, ciò che segue è una lettura ironica della figura del traduttore freelance. 🙂
I Dieci Comandamenti (semiseri) del traduttore:
- Non avrai altra premura all’infuori della qualità.
- Non nominare San Girolamo invano.
- Ricordati di santificare il weekend.
- Onora il cliente e il Project Manager.
- Non uccidere il senso.
- Non commettere errori imperdonabili.
- Non rubare i clienti dei colleghi.
- Non scrivere falsi traducenti.
- Non desiderare il committente d’altri.
- Non desiderare il talento d’altri.