Gli Italiani non sanno l’inglese. Questa generalizzazione rivela la scarsa attitudine verso le lingue straniere che caratterizza il nostro Paese.
Naturalmente ci sono delle eccezioni, ma è risaputo che in Italia si riscontrano serie difficoltà nell’imparare le lingue straniere.
Magari è un fenomeno che ti riguarda in prima persona, oppure conosci qualcuno che ha questo problema.
Il motivo per cui non riesci a imparare una lingua straniera è uno soltanto: la paura. Più precisamente, la paura di sbagliare.
Come puoi imparare una lingua se hai paura di usarla?
Da dove nasce questa paura di sbagliare?
Le statistiche dimostrano che nell’insegnamento delle lingue straniere in Italia si prediligono la grammatica e la scrittura: studio delle regole, esercizi da completare, frasi e brevi composizioni scritte in lingua.
Ma non si può imparare una lingua straniera soltanto con queste basi. Bisogna anche immergersi nei suoni delle parole, negli accenti e assimilare la pronuncia corretta.
La parte essenziale dell’apprendimento di una lingua è uno ed è proprio l’aspetto più trascurato in Italia: parlare la lingua straniera.
Ricordo le scene di panico a scuola che indubbiamente si manifestano in ogni classe italiana. Dopo i momenti dedicati alla comprensione, alla lettura, agli esercizi in lingua, gli insegnanti dedicavano qualche minuto della lezione all’orale e ci sollecitavano a interagire in lingua straniera. Ma improvvisamente tutti diventavano timidi e insicuri, avevano paura di sbagliare e si chiudevano nel silenzio.
Alla fine solo quei pochi che ci provavano (ed eravamo sempre gli stessi) facevano reali progressi.
Se prosegui gli studi linguistici all’università, il miglioramento è naturale. Ma chi intraprende altri percorsi formativi, poi finisce per scontrarsi con la realtà del mondo del lavoro, in cui sapere l’inglese è un requisito necessario per qualsiasi tipo di impiego.
Questa paura di sbagliare ha radici proprio a scuola e nasce dal confronto tra gli alunni. Tutti vogliono evitare l’errore e l’imbarazzo che ne deriva, quindi il giudizio negativo.
Ma è con gli errori che alla fine impari!
Bisogna mettersi in discussione e provarci, parlare in lingua straniera e commettere errori, che siano di grammatica, lessicali o di pronuncia. Poi gli errori saranno corretti e riuscirai a memorizzare più facilmente quella cosa che hai sbagliato, tanto che alla fine non la sbaglierai più.
Senza dubbio bisognerebbe modificare i metodi didattici di insegnamento delle lingue straniere, ma occorre anche lavorare su se stessi, avere una mentalità aperta e costanza nello studio delle lingue.
Antonio
Consiglio https://books4languages.com/textbooks/, potete trovare libri di grammatica e vocabolario inglese e spagnolo dal livello a1 a b2 con i relativi esercizi.