5 consigli sulla traduzione per chi gestisce una struttura ricettiva

Il turismo è uno dei settori di punta per l’Italia: l’affluenza riguarda città d’arte, borghi, siti Patrimonio dell’Unesco, località di mare e di montagna e tanto altro. Dato che le presenze dei turisti stranieri sono in costante crescita in tutta la penisola, i titolari di alberghi, villaggi turistici, bed and breakfast, campeggi, case vacanze, resort, comprensori sciistici e centri benessere farebbero meglio a essere preparati ad accoglierli al meglio.

Quali sono gli elementi e le informazioni fondamentali da fornire alla clientela straniera?

Uno staff poliglotta alla reception e al ristorante, il sito internet della struttura ricettiva, il menù del ristorante, il regolamento interno, i termini e le condizioni di prenotazione tradotti almeno in inglese.

1. Non solo l’inglese

L’inglese è la lingua imprescindibile in cui tradurre i contenuti di una struttura ricettiva. Ma sarebbe meglio fornire una traduzione in almeno tre lingue. Quali scegliere oltre all’inglese?

Ti lascio due suggerimenti per distinguerti dalla concorrenza:

  • Da quali Paesi provengono i tuoi clienti stranieri? Se la tua struttura è al confine con la Francia, probabilmente l’affluenza dei turisti francesi è notevole. Oppure arrivano soprattutto dalla Germania? In tali casi, il francese e il tedesco sono un’ottima opzione.
  • Punta sulle lingue orientali, dato che i turisti russi e cinesi aumentano sempre più in Italia, soprattutto nel segmento del lusso.
2. Email prima, durante e dopo la prenotazione

La corrispondenza con il potenziale cliente straniero è determinante: da potenziale potrebbe diventare un cliente effettivo e magari tornare più volte nella tua struttura. Pertanto la comunicazione multilingue deve essere curata al meglio, affidando la traduzione delle email a un professionista:

  • messaggi automatici (ma personalizzati il più possibile) al momento della richiesta di informazioni e della prenotazione
  • promemoria qualche giorno prima del check-in nella struttura ricettiva
  • richiesta di recensioni online e feedback dopo il soggiorno
  • auguri di compleanno/Natale/Anno Nuovo/Pasqua al cliente
3. Cura meglio la newsletter

Puoi inviare la tua newsletter tradotta a chi si è iscritto per ricevere tutte le novità sulla struttura. Puoi informare i clienti stranieri su offerte, sconti e promozioni per un soggiorno di minimo una settimana, per i Senior oppure in occasione di periodi particolari dell’anno, come un soggiorno in coppia nel periodo di San Valentino.

Un’altra novità da segnalare al cliente è il listino prezzi, ma potresti andare oltre per spiccare sui concorrenti: fornisci suggerimenti sui luoghi dei dintorni da visitare, sugli eventi più interessanti e sulle tradizioni del posto.

4. Materiali promozionali aggiornati e tradotti

Per inserire le novità della nuova stagione turistica, hai aggiornato il catalogo o la brochure della tua struttura ricettiva: nuove immagini di qualità, nuovi testi (magari scritti da un copywriter), nuove tariffe, impianti e periodi di apertura e chiusura.

Presenta una versione multilingue dei materiali promozionali in base alla clientela di riferimento.

5. Relazioni sui social con gli utenti stranieri

Oggi l’assistenza clienti avviene anche sui social network, soprattutto Facebook e Twitter. Instagram è il canale per eccellenza dove condividere le proprie vacanze, grazie alle migliaia di foto postate ogni giorno.

Quindi non trascurare la relazione con gli utenti stranieri sui social: rispondere ai commenti, interagire tramite chat, pubblicare contenuti e hashtag multilingue, nonché video sottotitolati in inglese. Evita la traduzione automatica e rivolgiti a un traduttore professionista.

Parla con il tuo pubblico usando la sua lingua e raccontando ciò che gli sta a cuore.
Jonathan Lister

Quando non tradurre un sito web

Esiste davvero un motivo per non tradurre un sito web? E a sostenere questa posizione è una traduttrice professionista?
Non è un paradosso, si tratta semplicemente di essere realistici.

Sono una grande sostenitrice della traduzione di un sito web, visto che lo faccio per lavoro. Mi sento molto gratificata quando un cliente riesce a valicare le barriere linguistiche e culturali del web grazie a una mia traduzione, eppure un sito multilingue non è sempre necessario.

Tradurre un sito web è essenziale se:
  • Intendi espandere la tua attività all’estero.
  • Hai una struttura ricettiva, un hotel, un B&B che ospita clienti stranieri.
  • Vuoi vendere i tuoi prodotti sul mercato estero.
  • Hai un sito e-commerce e vuoi intercettare utenti stranieri interessati ad acquistare online i tuoi prodotti.
  • Intendi esportare i tuoi prodotti e servizi.
  • Vuoi intercettare clienti, collaboratori o partner all’estero.

In generale i parametri da considerare per un sito multilingue sono quelli qui sopra, accomunati da un progetto di internazionalizzazione. Ma allora quando non è necessario tradurre un sito web?

Innanzitutto quando il motivo è “perché lo fanno tutti“. Tradurre un sito web non è una moda, né un passaggio obbligatorio solo perché è una pratica diffusa. Devono esserci motivi reali e una strategia alla base di questa scelta.
A cosa servirebbe un sito multilingue se la tua attività è locale, mira a una clientela nazionale e non hai intenzione di estendere la tua offerta al mercato estero?

Inoltre ti consiglio di non tradurre un sito web quando decidi di usare Google Translate e la traduzione automatica. Ciò che ti aspetta è una pessima figura.
Se non vuoi investire in un servizio professionale offerto da un traduttore freelance o un’agenzia di traduzione, è meglio presentare il tuo sito web in una sola lingua piuttosto che danneggiare la tua attività con gli orrori del traduttore automatico. Anche perché si tratta di una scelta controproducente, visto che è lo stesso Google a penalizzare la traduzione automatica.

Ti ho convinto?

La traduzione automatica penalizzata: Google contro Google Translate

Google che penalizza Google Translate? Potrebbe sembrare un paradosso, ma è la realtà. La traduzione automatica non piace neppure al motore di ricerca più usato al mondo.

Hai investito una bella quantità di soldi per realizzare il tuo sito web, magari hai pagato un copywriter per scrivere i contenuti, scegliendo le parole più efficaci per conquistare gli utenti e convertirli in clienti, così da aumentare le vendite.

Vuoi internazionalizzare la tua attività, intercettando potenziali clienti all’estero grazie al sito aziendale multilingue.

Ma vuoi risparmiare sulla traduzione e, invece di rivolgerti a un traduttore professionista, preferisci affidare la traduzione del sito aziendale a Google Translate.
Complimenti! Hai appena scelto l’opzione peggiore.

E il motivo è molto semplice.
Frasi senza senso, errori imbarazzanti, traduzione approssimativa che fa fuggire gli utenti dal sito. Sono queste le caratteristiche di un sito tradotto con Google Translate.

Affinché le pagine vengano indicizzate da Google per farti trovare dai potenziali clienti, la qualità dei contenuti del sito è un fattore determinante.
Invece un sito multilingue tradotto con Google Translate ti offre un pessimo scenario.

La traduzione automatica è il male:
  • diminuisce la credibilità del sito
  • dimostra un approccio poco professionale di chi ne fa uso
  • riduce l’autorevolezza dell’azienda che ha tradotto il proprio sito con Google Translate

Inoltre la traduzione automatica è una pratica che danneggia la SEO, penalizzando il posizionamento del sito web che, secondo Google, presenta “contenuti generati automaticamente”, i quali violano le linee guida di Google.

La qualità della traduzione deve essere la tua priorità. Allora cerca di capire una volta per tutte che Google Translate è l’opposto della professionalità e può danneggiare la tua azienda.

Se vuoi tradurre un sito web (e non solo), scegli un traduttore freelance o un’agenzia di traduzione che possiedono conoscenze linguistiche, tecniche e culturali che nessuna macchina può riprodurre.

Consigli di web marketing turistico in Puglia

Il turismo in Puglia è una delle linfe vitali di una regione che, con il passare del tempo, acquista maggiore popolarità agli occhi dei turisti. Nei primi otto mesi del 2014 le presenze straniere sono aumentate del 5%.

E allora vogliamo essere all’altezza delle prospettive fortunatamente rosee per il turismo in Puglia?
Siamo pronti?
Mi rivolgo agli operatori turistici pugliesi, proprietari di hotel e strutture ricettive, agenzie di viaggio, tour operator che lavorano in Puglia: il web marketing turistico è imprescindibile!

Perché il web marketing turistico

Il web e i social media influenzano le scelte dei turisti. L’esperienza turistica nasce già dalle prime ricerche effettuate dall’utente che si informa sulla destinazione, legge le recensioni online, valuta i siti web delle strutture ricettive e poi decide di prenotare.
Ma l’esperienza turistica non si esaurisce dopo il viaggio. Il turista colpito dalla Puglia condivide le foto delle sue vacanze sui social media, racconta la propria esperienza vissuta in Puglia agli amici o per professione, come fa un travel blogger.

Pertanto le strategie di web marketing turistico possono far crescere il turismo in Puglia grazie alle possibilità del web.

Sito web ottimizzato

Un sito web professionale è il primo biglietto da visita per conquistare il turista. Struttura semplice e intuitiva, immagini di qualità, layout responsive (cioè compatibile per la visualizzazione su diversi dispositivi) e SEO. Questi sono gli ingredienti tecnici fondamentali ai quali i siti degli operatori turistici pugliesi devono puntare.
I contenuti devono essere accattivanti e finalizzati a soddisfare i bisogni dell’utente che desidera prenotare il suo viaggio in Puglia.

Sito web multilingue

Per attirare un turista straniero, bisogna presentare una versione multilingue del sito. Pertanto hotel, bed and breakfast, agriturismi e masserie pugliesi farebbero bene ad abbandonare traduttori automatici e simili se non vogliono fare una pessima figura. Per essere competitivi è necessario rivolgersi a un traduttore professionista!
Il sito tradotto in più lingue permette di attrarre un bacino di utenti più vasto e conquistare i turisti stranieri in continuo aumento in Puglia.
Allora fatevi trovare preparati con una bella versione multilingue del sito del B&B o della vostra struttura ricettiva.

turismo-pugliaPuntare a un target di nicchia

L’esperienza di viaggio in Puglia da proporre al turista deve puntare a destinatari specifici: il target turistico diventa sempre più di nicchia.
Il turismo in Puglia non è più sinonimo di turismo di massa. Quindi occorre concentrarsi su percorsi specifici e, grazie alle ricchezze della regione, le possibilità sono molteplici: il turismo enogastronomico, il turismo artistico e culturale, il turismo rurale, il turismo religioso, l’ecoturismo, solo per citarne alcuni.

Il segreto è offrire pacchetti turistici e promuovere itinerari specifici sul web, che permettono al turista di scoprire una Puglia che soddisfi le sue aspettative di viaggio, riuscendo a incuriosirlo, conquistarlo e invitarlo a tornare.

Visibilità e passaparola sui social media

Essere presenti sui social media è fondamentale per aumentare la visibilità della propria struttura ricettiva. È un fattore che migliora il posizionamento del sito web sui motori di ricerca: se un hotel o un B&B pugliese è attivo e piuttosto popolare su vari profili social, riesce a migliorare la propria SEO.
Ma bisogna evitare di commettere errori sui social media e imparare a utilizzare adeguatamente Google+.

Aprire una pagina Google+ Local consente di ottimizzare ulteriormente il sito grazie alla geolocalizzazione, che permette al turista di trovare più facilmente tutte le informazioni di cui necessita e decidere quindi di prenotare la sua vacanza in Puglia.

Utilizzando i social media è possibile creare una community, fidelizzare l’utente che, se opportunamente coinvolto dalle attrattive pugliesi descritte, si trasformerà in cliente. Quindi bisogna interagire con l’utente, invitarlo a dire la sua, a raccontare la sua esperienza in Puglia. E questo genera maggiori condivisioni che fanno aumentare la popolarità e innescano il passaparola.

Il blog e lo storytelling

Il blog è uno strumento che offre innumerevoli possibilità nel web marketing turistico e, purtroppo, poco utilizzato per promuovere il turismo in Puglia.
Con il blog è possibile raccontare il territorio, gli eventi, gli itinerari, le tradizioni culturali, l’enogastronomia pugliese; ma anche la storia e i retroscena della struttura ricettiva (pensate alle possibilità di una masseria!), offrendo un volto umano al turista, che si sente accolto da un contesto familiare e caloroso grazie alla lettura di interessanti contenuti presenti sul blog.

Se gli operatori turistici non hanno il tempo e le competenze per curare un blog, possono affidarsi ai Web Writer, i professionisti della scrittura del web.

Il blog consente di aggiornare il sito con continuità, migliorando il posizionamento su Google e intercettando il turista alla ricerca di contenuti che lo invitino a scoprire la Puglia in prima persona: attratto dalle ricchezze pugliesi raccontante, il turista sarà portato a fare quel clic e prenotare il suo soggiorno in Puglia.

Fare rete

Per dare un ottimo slancio di promozione turistica della Puglia, resta una risorsa da esplorare: la cooperazione.
Se il proprietario di una struttura ricettiva si limita a coltivare il proprio orticello, non crescerà più di tanto. Bisogna cercare la collaborazione, promuovere iniziative in comune. Enti locali, associazioni, operatori turistici, ristoratori e titolari di B&B, agriturismi e masserie dovrebbero fare rete e lavorare insieme a progetti di valore per il turista e il territorio.

Dunque al lavoro!

Perché tradurre il sito di un B&B

Ci sono vari motivi per cui tradurre il sito di un B&B.

Il sito multilingue è di certo un trampolino di lancio per qualsiasi azienda. Ma il settore turistico è uno dei principali ambiti in cui la traduzione multilingue del sito web di un albergo, una struttura ricettiva o un Bed and Breakfast è un ottimo biglietto da visita.

Senza dubbio la versione in inglese del sito di un B&B è obbligatoria. Un B&B che non vuole limitarsi al turismo nazionale, bensì puntare a clienti di altre nazionalità, è tenuto a far tradurre il proprio sito in lingua inglese.

Tuttavia, il 70% degli utenti preferisce visitare un sito tradotto nella propria lingua, che non è necessariamente l’inglese.

Ma in quali altre lingue bisogna tradurre il sito di un B&B? Quali criteri adottare nella scelta delle lingue?
Il target di riferimento

Come in ogni strategia di marketing, bisogna puntare a un pubblico di riferimento. Scegliere il proprio target è infatti un’azione indispensabile per ottenere risultati.

Anche se il cinese mandarino è la lingua più parlata sul web (dopo l’inglese), non è detto che il sito del B&B debba essere tradotto in cinese.
Il B&B deve considerare il bacino di turisti stranieri più ampio sul suo territorio. Ad esempio, in Puglia la percentuale di turisti francesi e tedeschi è sempre molto alta. Pertanto è consigliabile tradurre il sito del B&B pugliese in francese e tedesco, così da poter attirare un maggior numero di visitatori stranieri che decidono di prenotare presso la struttura.

Ma esiste un altro motivo per cui tradurre il sito di un B&B.

Vincere la concorrenza

Purtroppo è un dato di fatto.
Molte strutture ricettive decidono di presentare la versione multilingue del proprio sito web per attirare turisti stranieri. Ma invece di affidare il lavoro a traduttori professionisti, scelgono un mediocre “fai da te”: le traduzioni automatiche (eseguite ad esempio da Google Translate).

Le traduzioni automatiche sono indubbiamente rapide, ma provocano un danno imbarazzante.
Per risparmiare e non pagare un traduttore professionista, si ottengono traduzioni di pessima qualità: un’accozzaglia di parole accostate senza logica né sintassi e spesso con pessimi traducenti.

Di fronte a contenuti di questo tipo, un visitatore straniero fugge dal sito web ritenendolo inaffidabile e poco professionale, preferendo investire i propri soldi presso un’altra struttura, un B&B il cui sito è tradotto con cura da un esperto della sua lingua e della sua cultura.

Quindi la traduzione effettuata da un professionista consente di fare bella figura: il visitatore straniero prenoterà la propria vacanza nel B&B che ai suoi occhi si presenta come un’opzione sicura, perché i contenuti ben tradotti del sito lo mettono a suo agio e gli ispirano fiducia.

In tal modo questo B&B ha battuto la concorrenza di altre strutture ricettive, assicurandosi clienti.

Ti sembrano motivi sufficienti per tradurre il sito di un B&B?